Che cosa accomuna
Oscillococcinum, il vaccino omeopatico gratuito e innocuo

con il volatile di cui alla immagine qui a fianco?
Questo bellissimo e incolpevole pennuto è un'anatra muschiata.
Non  ci sarebbe alcun motivo di ucciderla, se non per ricavarne dal suo cuore e dal suo fegato uno straordinario rimedio omeopatico: Oscillococcinum, il vaccino omeopatico gratuito e innocuo.


E gli omeopati, si sa, possono permettersi di fare questo e altro, nella loro veste di benefattori incompresi dell'umanità. (Si intenda: Oscillococcinum, il vaccino omeopatico, è praticamente gratuito per chi lo produce, non certo per chi lo compra)

Anas Barbariae Hepatis et Cordis Extractum, ossia il "principio attivo " (attivo solo omeopaticamente, non nella realtà) di questo prodotto, Oscillococcinum, il vaccino omeopatico, è in realtà un estratto di cuore e fegato di anatra muschiata, non ha qualità medicinali note e oltretutto alle diluizioni estreme dichiarate dal produttore, non ha alcun impatto sul corpo umano perché non è presente in Oscillo”(http://www.boiron-swiss.ch/it/prodotti/oscillococcinum.html).

E' straordinariamente interessante osservare come sia possibile che tante gentili consumatrici rigorosamente votate all'omeopatia e all'alimentazione vegana o vegetariana, assumano poi senza alcun conflitto interiore quello che viene presentato come un estratto di organi vitali di un'anatra e  facciano assumere ai loro bambini Oscillococcinum, il vaccino omeopatico, senza sapere che cosa il prodotto contenga.

Ricordiamo che la Boiron è stata citata in giudizio per aver immesso sul mercato un prodotto assolutamente inutile, citazione che gli omeopati si guardano bene dal prendere in considerazione.

Su Pubmed, Oscillococcinum, il vaccino omeopatico pseudofarmaceutico risulta comparire in 18 studi scientifici.  Se però, si perfeziona la ricerca, richiedendo di restituire solo i risultati di trial randomizzati, condotti in doppio cieco, contro placebo, il più completo archivio mondiale di pubblicazioni medico - scientifiche non ne restituisce neppure uno.

Quindi, dietro a questo formidabile prodotto di marketing non esiste neppure una ricerca scientifica e clinica degna di questo nome, o della pubblicazione su una qualsiasi rivista di rilevanza internazionale. Il business, quindi, è altrettanto formidabile: il prodotto ha un costo di produzione di poco superiore allo zero, ma è venduto al prezzo di un farmaco, come se avesse richiesto decenni di ricerche e la sintesi di costosi principi attivi. 

In questo modo, gli astutissimi detrattori delle multinazionali del farmaco possono contribuire ad arricchire l'azienda che lo produce, senza avere nulla in cambio, se non l'illusione che funzioni.

I seguaci della medicina "energetica" ritengono che sia l'energia, e non la molecola di principio attivo, a produrre l'effetto terapeutico.


Come noto a chi ci crede, e proclamato come un dogma dagli omeopati, l'acqua ha una memoria che conserva le informazioni energetiche con cui è venuta in contatto, e quindi, in questo caso, anche quelle dei granuli di questo prodotto, i quali portano con sé l'informazione energetica terapeutica. 

E' per questo che, come tutti i rimedi omeopatici, anche questo prodotto può essere reso disponibile a tutti, gratuitamente, semplicemente sciogliendo i granuli di una confezione in acqua.

Dopodichè, il gioco è fatto; basta diluire l'acqua così ottenuta in altra acqua, senza limiti di quantità e all'infinito (dal momento che l'informazione energetica omeopatica non è legata a una sostanza materiale), e abbiamo reso il vaccino omeopatico disponibile gratuitamente per tutta la popolazione mondiale. 

Certo, a lungo andare queste diluizioni alterano l'informazione energetica, ma in senso positivo, se è vero che Hahnemann (il fondatore dell'omeopatia, ovviamente privo delle conoscenze scientifiche attuali) sosteneva che più è alta la diluizione, più è profondo l'effetto terapeutico. 

Ma, in ogni caso, non si vede perché ci si debba preoccupare di modificazioni delle proprietà del prodotto causate dalla sua diluizione in acqua, dal momento che l'azienda produttrice  indica una diluizione alla 200 centesimale, per cui non saranno ulteriori diluizioni "casalinghe" a ridurre l'efficacia del prodotto, anche perché l'azienda non giustifica, in base a evidenze cliniche e scientifiche, il motivo della scelta di questa diluizione.

Quando a Gina Casey, portavoce della casa farmaceutica produttrice Boiron , fu chiesto se un prodotto derivato dal cuore e dal fegato di un'anatra fosse sicuro per la salute umana, lei rispose: «Certo che è sicuro. Non c'è niente, dentro» («Of course it is safe. There's nothing in it»).https://it.wikipedia.org/wiki/Oscillococcinum#cite_note-Flu_Symptoms.3F_Try_Duck-13).

Ma per coloro che vogliano approfondire i termini dell'inganno omeopatico, ci sono ancora alcune considerazioni interessanti da fare.

Innanzitutto, se l'omeopatia si fonda sulla sperimentazione relativa a una sostanza che, in quantità ponderale, produce i sintomi della malattia che l'omeopatia cura con la stessa sostanza, ma in quantità "infinitesimale",  allora, prima di immettere sul mercato questo vaccino miracoloso, si dà per scontato che   siano stati effettuate adeguate sperimentazioni controllate, su campioni rappresentativi della popolazione (e quindi almeno alcune centinaia di soggetti sani).  In pratica, ciò significa che gli omeopati dovrebbero avere a disposizione i dati che confermino il fatto di avere somministrato, prima di realizzare il loro vaccino, una certa quantità di cuore e fegato di anatra muschiata per verificare che la sua ingestione procuri i sintomi dell'influenza. Proprio quella che il vaccino omeopatico andrebbe a prevenire nel suo manifestarsi. 

Non solo non esiste alcuna traccia di tale sperimentazione, ma si consideri l'assurdità di pretendere di far credere che alcune centinaia di persone si siano prestate a consumare gli organi vitali di un'anatra muschiata. In quale quantità, sotto quale forma, per quanto tempo? Anche il modo in cui tali organi siano stati somministrati non è per nulla indifferente. Come le solanacee, per esempio, perdono buona parte del loro potenziale allergizzante causato dalla solanina, a seguito di cottura, ci si chiede se fegato e cuore della povera anatra muschiata siano stati somministrati crudi, essiccati, bolliti, alla griglia. È triste e patetico osservare come, ponendoci nell'ottica visionaria e infantile degli omeopati, non si possa che giungere a considerazioni che gettano il ridicolo, se non di peggio, sulla categoria.

Un'ultima considerazione. Da due secoli gli omeopati cercano di ingannare il prossimo tramite un gioco di prestigio che consiste nell'evitare di fornire dati (che non esistono), circa l'efficacia dei loro prodotti, e dirottando l'attenzione degli sprovveduti interlocutori sulla "diffusione" della pratica omeopatica nel mondo. 

Il fatto che quasi nessuno sia a conoscenza di quale sia il vero principio attivo di tale vaccino è la dimostrazione di quanto da noi affermato da decenni, ossia che i dati sulla diffusione dell'omeopatia sono totalmente inattendibili.  

La stragrande maggioranza di coloro che affermano di curarsi con omeopatia, infatti, non sa assolutamente in che cosa consista l'omeopatia e che cosa differenzia il farmaco omeopatico da uno allopatico. 

La maggior parte dei prodotti omeopatici più venduti è costituita di principi attivi tipicamente allopatici (di solito fitoterapici) ma semplicemente diluiti, violando il primo principio fondamentale dell'omeopatia, ossia quello della cura tramite il simile. La maggioranza delle mamme che curano i loro bambini con lo sciroppo omeopatico, per esempio, non sa che si tratta di uno sciroppo come tutti gli altri. Ma questo è un problema che riguarda l'inganno dell'omeopatia che abbiamo affrontato e approfondiremo ancora in seguito.