Spesso a questa informazione falsa e ingannevole (l'obbligo di un diploma o una speciale abilitazione per poter esercitare) si aggiunge anche quella secondo cui sarebbe assolutamente indispensabile, per non incorrere nei rigori della legge, l’adesione (ancora a pagamento, con rinnovo annuale, vita natural durante) a qualche federazione, sindacato o associazione che tutelerebbe i naturopati (non si sa da chi e da che cosa, se la loro è una professione svolta nel rispetto della legge).

Se queste scuole insegnano a svolgere una attività che non viola la legge, e se non esiste una legge che regolamenti e abiliti a tale attività, per quale motivo sarebbe necessario conseguire un diploma o aderire a qualche associazione di categoria per poterla esercitare? Solo chi sa di insegnare e di svolgere un'attività suscettibile di denuncia per esercizio abusivo della professione medica può aver bisogno di tutelarsi con questi sistemi illusori.

E poi, in base a quale criterio, se non commerciale, sarebbero indispensabili tre o quattro anni di studio e non invece cinque o sei come sono richiesti per la professione di psicologo o di medico?  Chi mai può riconoscere seriamente che assistere ad alcune conferenze in alcuni weekend per tre anni su svariati argomenti e sostenere degli esamini svolti senza le garanzie di una commissione ministeriale, attribuisca il diritto di vantarsi di un diploma triennale o quadriennale?

In moltissime facoltà universitarie  non esiste alcun obbligo di frequenza ed è possibile laurearsi, per esempio in psicologia, senza aver mai frequentato neppure un'ora di lezione in aula. Molte università americane prevedono corsi interamente on line.  Le ore effettive che le scuole di naturopatia tradizionale prevedono nei loro corsi durante alcuni weekend all'anno sono, in totale, non più di poche centinaia, non certo le 1200 ore cui fanno riferimento.  E perché mai, nel terzo millennio e nell'era di Internet, dovrebbe essere indispensabile per conseguire un diploma recarsi a lezione in aula anziché studiare on-line?

Non è forse vero che più anni di frequenza a queste scuole vengono svolti, più soldi vengono spillati agli ingenui allievi da queste astute Scuole?

Non esiste  un solo caso di naturopata che sia stato denunciato per il solo fatto di non essere stato in possesso di un titolo di studio come quello rilasciato da queste scuole, o di non appartenere a una federazione o associazione di categoria. Non è forse vero che i naturopati che sono stati condannati erano semplicemente ciarlatani che svolgevano l'attività di medici senza alcuna abilitazione, e in possesso di Attestati di queste scuole commerciali?

In realtà, non occorre alcun titolo, diploma, attestato, riconoscimento o certificazione per poter esercitare l' attività di naturopata, che non è regolamentata dalla legge, e per la quale la legge non richiede né abilitazione né un percorso formativo vincolante.

Non esiste alcun titolo, attestato, diploma, certificazione o riconoscimento proposto da qualunque scuola di naturopatia che abbia valore legale e tanto meno che abiliti all'esercizio della professione.  L'appartenenza di una scuola a una qualche associazione o federazione di categoria, o il "riconoscimento del titolo "accademico" tramite una Università straniera non attribuisce ai titoli da essa rilasciati alcun valore legale.  Ogni affermazione di questo tenore non è solo falsa, ma tende a ingannare e truffare i potenziali clienti di queste scuole.

Affermare che per esercitare legittimamente l'attività di naturopata sia obbligatorio il possesso di un titolo di studio triennale o quadriennale a seguito di frequenza in scuole che vantano riconoscimenti, accreditamenti o appartenenza a federazioni o associazioni di categoria configura il reato di truffa perché mira a estorcere denaro in cambio di un titolo che non ha valore legale e non è assolutamente indispensabile per esercitare legalmente la professione.  Questo è il motivo per cui la maggior parte delle scuole di naturopatia tradizionale non lo dichiara mai per iscritto.

Neppure il grande stratagemma commerciale messo in piedi da alcune scuole di naturopatia, che sono riuscite a far approvare una legge che prevede una certificazione a norma UNI, non vincolante, come noto, implica il fatto che per esercitare la naturopatia sia necessario superare un esame o entrare a far parte di qualche organizzazione di tutela dei naturopati.

Tutte queste informazioni non sono soltanto false, ma configurano evidentemente il reato di truffa, dal momento che mirano chiaramente ad ottenere un vantaggio economico a favore di chi le diffonde, fondato su notizie totalmente false.

Si consideri che questa diffusione ossessiva della falsa idea che l'esercizio della professione di naturopata sia legittimamente consentita soltanto a chi possa vantare un titolo di studio triennale o quadriennale e/o l'adesione a una qualche federazione o associazione di categoria si giustifica soltanto col fatto che gli autori di tali affermazioni ammettono implicitamente che l'attività di naturopata da essi insegnata e attestata coi titoli da essi rilasciati è una attività potenzialmente illecita, perché facilmente attaccabile penalmente come esercizio abusivo della professione medica.

Ma se l'attività, come insegnata dalle nostre scuole, è una attività di consulenza che non viola mai le competenze di altre categorie professionali, perchè autonoma, non si vede per quale motivo ci si debba "tutelare" nei confronti di possibili quanto probabbili denunce tramite illusori titoli o afflizioni a enti inutili.

La naturopatia tradizionale, insegnata dalle scuole che diffondono tali notizie false e truffaldine, è una attività che configura sempre, per sua natura, il reato di esercizio abusivo della professione medica e psicologica, ma anche quello di abuso della credulità popolare, dal momento che i rimedi utilizzati da tali naturopati per la cura di patologie (che essi chiamano disturbi o squilibri per non incorrere immediatamente in sanzioni penali) sono privi di fondamento scientifico e inducono quindi gli sprovveduti clienti a sottoporsi a cure inutili, quanto redditizie per chi le propone e le vende. Un'altra truffa anche qui.

Da anni cerchiamo di diffondere la verità dei fatti, che non può essere smentita, ma gli interessi commerciali che stanno dietro il mondo delle scuole di naturopatia tradizionale sono fortissimi, per cui la nostra voce,  quella di una associazione seria, senza scopo di lucro e che non investe, quindi, in pubblicità, passa inosservata.

In conclusione:

- Non è vero che l’esercizio della professione di naturopata sia vincolato al possesso di un diploma di naturopatia.
- Non è vero che tale diploma debba essere triennale o certificare un numero di ore pari a 1200, o 1500, o che debba prevedere un certo numero di ore di tirocinio pratico
- Non è vero che il diploma di naturopata debba essere conseguito solo ed esclusivamente tramite la costosissima frequenza alle lezioni tenute in aula dalle scuole di naturopatia tradizionale.
- Non è vero che per esercitare legalmente la professione di naturopata sia necessario uniformarsi alle disposizioni della legge  n° 4 del 14 gennaio 2013.
- Non è vero che per esercitare legittimamente la professione di naturopata sia necessario far parte di qualche federazione o associazione di naturopati.
- Non è vero che esista un solo paese al mondo nel quale la naturopatia (da non confondere con la medicina naturale) sia insegnata da università statali secondo una disciplina regolamentata con apposita legge dello Stato.

- È vero, invece, che in quanto attività di consulenza, che non può consistere in diagnosi o prescrizioni di rimedi, ancorché naturali, essa può essere liberamente svolta da chiunque, indipendentemente dal possesso di qualsiasi titolo o dall’appartenenza a qualsiasi federazione, purché, ovviamente, tale attività sia svolta nel rispetto della legislazione vigente e delle competenze delle altre categorie professionali. Naturalmente, è più che legittimo insegnare la naturopatia e rilasciare titoli che attestino la competenza degli allievi, ma essi non hanno alcun valore legale e non sono per nulla vincolanti e necessari ai fini dell’esercizio della professione.

Attenti: la validità, l'affidabilità, la serietà di una scuola non si misura dalla sua notorietà, da quanto spende in pubblicità e dalle sue affermazioni circa la validità dei suoi titoli ma soltanto dai contenuti del suo insegnamento. Non fatevi ingannare da organizzazioni e personaggi molto abili e scaltri che sfruttano la loro notorietà per  approfittare della vostra ignoranza in materia e convincervi a versare loro migliaia di euro per titoli inutili!