La naturopatia è stata dichiarata ufficialmente dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello della Salute attività che si sovrappone pericolosamente a quella medica e a competenze relative a professioni di tipo sanitario già esistenti 

leggi il verbale della conferenza dei servizi

"....la naturopatia, in base alle sue dichiarate finalità, presenta caratteristiche intrinseche che l'avvicinano ad una sorta di pratica medica alternativa, con il pericolo che gli operatori "naturopati" sconfinino nell'ambito di attività diagnostiche e/o terapeutiche che sono riservate alle figure professionali sanitarie abilitate. Il Ministero della Salute ha confermato successivamente tale posizione evidenziando che la figura del naturopata "interviene nel campo delle attività propriamente diagnostiche e terapeutiche, proprie di figure professionali riconosciute"


La naturopatia tradizionale, quindi, a differenza della consulenza in materia di salute e benessere insegnata dalle nostre scuole UNIPSI, non ha mai avuto ragione di esistere, perché si configura come abuso della professione medica o  abuso della credulità popolare. Proprio la stessa disciplina che la maggior parte delle scuole di naturopatia continua a "vendere" ai più sprovveduti, dichiarando in maniere falsa e ingannevole che si tratti di cura del benessere o di "squilibri energetici" per non incorrere nei rigori della legge.

Anche per questo la naturopatia tradizionale non è mai stata e non è la "professione del futuro", una "professione emergente" o uno "sbocco lavorativo" valido.

I dati ISTAT dimostrano come da anni l'interesse e la spesa per le medicine alternative e la naturopatia siano in calo costante e molto significativo. Lo shiatsu, la disciplina "alternativa" che più di ogni altra era di moda fino a quindici anni fa, praticamente non esiste più, come non esistono più il feng shui, la kinesiologia, l'oligoterapia, la meristemoterapia e altre centinaia di discipline "olistiche".

Le scuole di naturopatia sono sorte come funghi, e come funghi sono scomparse nel giro di pochi anni. Anche le storiche scuole a diffusione nazionale sono state costrette a un brusco e doloroso ridimensionamento. Tutte sono state costrette a riconoscere che l'unica forma di naturopatia legittimamente praticabile è quella che si identifica con la consulenza scientifica in naturopatia, intesa quest'ultima come stile di vita. 

Ma la Consulenza scientifica in Naturopatia è nata, è stata elaborata e viene insegnata autorevolmente solo dalla nostra Università popolare UNIPSI, e non certo dai ciarlatani che, dopo le dichiarazioni dei Ministeri, cercano di darsi una immagine diversa, ma continuano a proporre la naturopatia come cura di patologie con rimedi naturali, camuffata sotto il nome di cura del benessere.


Diffidate dalle Scuole che pubblicizzano da anni una disciplina che non esiste e che vi promettono sbocchi professionali.

Università e Politecnici si pubblicizzano pubblicando i dati ufficiali relativi all'occupazione effettiva dei loro laureati. Chiedete alle scuole di naturopatia che vi invitano a versare parecchie migliaia di euro per diventare naturopati di fornirvi i dati che riguardano l'occupazione dei loro diplomati. Non lo hanno mai fatto e non lo faranno mai.

Investite su voi stessi, e non su promesse di organizzazioni che hanno lucrato per anni promettendo sbocchi lavorativi illegittimi e inesistenti.

Investite sulle vostre capacità e attitudini, senza bisogno di spendere migliaia di euro, tramite una formazione universitaria seria, o seguendo corsi di formazione che non promettono facili  sbocchi lavorativi ma un serio impegno di studio.