A condannare il discutibile fondamento scientifico (ma la scienza non è per sua natura discutibile nei suoi fondamenti?) dello stile di vita “Life 120” divulgato dal giornalista, è l’Ordine dei medici, il quale accoglie al suo interno, fin dalla sua istituzione e senza il minimo scrupolo di coscienza, medici omeopati (oltre a tanti praticanti discipline magiche e stupide come la floriterapia).
EPPURE, L’ORDINE DEI MEDICI È AL CORRENTE CHE IL FONDAMENTO SCIENTIFICO DELL’OMEOPATIA NON ESISTE.

Perchè Panzironi è accusato di diffondere una informazione relativa a uno stile di vita e un regime dietetico che presenterebbe elementi scientificamente discutibili, mentre nessuno, a  cominciare dall'Ordine dei medici, ha mai pensato di difendere i cittadini dalla diffusione di una pseudocura farmacologica come l'omeopatia, la quale di scientifico non ha proprio nulla e, anzi, umilia e calpesta ogni principio legato al pensiero e al metodo scientifico, incassando miliardi di euro approfittando dell'effetto placebo e del fatto che le persone ingenue e ignoranti si convincono che esso, nel loro caso, non esista? ("Non scherziamo, su di me l'omeopatia ha funzionato, quindi funziona", è il mantra recitato da decenni da coloro che, ignorando il pensiero e il metodo scientifico, finanziano senza saperlo questa pseudofarmacologia totalmente illusoria).

Perchè su una qualunque rivista è perfettamente lecito propagandare l'efficacia della omeopatia, la quale scientificamente e statisticamente non esiste, mentre non è possibile per Panzironi sostenere le sue opinioni scientificamente documentate su un regime dietetico?

Forse perchè c'è un interesse e un legame  economico molto forte tra medici e omeopatia, nonostante quest'ultima sia contraria ad  ogni principio medico-scientifico?


In due secoli l’omeopatia non è mai riuscita a dimostrare la superiorità delle sue cure rispetto al placebo, si fonda su principi magici totalmente privi di senso e di fondamento scientifico, non ha mai prodotto una scoperta farmacologica seria né ha tra i suoi esponenti neppure un premio Nobel, ma proclama da sempre di curare praticamente tutto, compreso il colera.
Le prove scientifiche da essa fornite sono sistematicamente sconfessate dalle analisi serie condotte da scienziati seri, e l’unica arma a loro disposizione è il narcisismo, che li porta a ritenere che tutti coloro che non li apprezzano, o li disprezzano, come noi, siano persone in mala fede, ignoranti o poco intelligenti.
Dalla loro ci sono sempre aneddoti e testimonianze mai verificabili, a differenza di quelle, corredate di documentazione medica sempre verificabile, dei “seguaci” di Panzironi.
Gli omeopati sovvenzionano il business di aziende omeopatiche miliardarie che vendono placebo a peso d'oro, come gli estratti di fegato e cuore d’anatra, a ingenue mamme vegane che utilizzano il preparato (Oscillococcinum) credendo si tratti di un vaccino innocuo, e agiscono indisturbati, nonostante i numerosi casi di loro esponenti processati e condannati per aver causato la morte o danni ai loro pazienti.
Con quale coerenza, ci chiediamo, l’Ordine dei medici può accusare un giornalista che ha sempre dichiarato apertamente di non essere un medico e ha sempre espressamente raccomandato di sottoporre all’esame del medico le informazioni che fornisce, di comportamento criminale, quando sopporta che al suo interno operino da sempre individui irresponsabili e poco raccomandabili come gli omeopati?
Il fatto che Panzironi venda il suo libro e i suoi integratori grida vendetta, mentre il fatto che i farmacisti rifilino a sprovveduti clienti farmaci omeopatici che in realtà sono allopatici, o che sono “privi di effetti terapeutici approvati” è un comportamento eticamente corretto?
Panzironi non può guadagnare dalla sua attività, mentre i medici “omeopati” che prescrivono farmaci di cui non possono provare né la composizione, né gli effetti terapeutici, prestano la loro opera gratis?
Qualcuno pensa che questa differenza di trattamento dipenda dal fatto che in gioco ci siano solo interessi economici, di lobby, di potere, ma noi ci rifiutiamo di crederlo e, anzi, dichiariamo con veemenza che queste volgari illazioni non devono trovare spazio in un paese civile, dove gli omeopati prescrivono quello che vogliono, anche se “privo di finalità terapeutiche approvate”, ospitati con tutti gli onori all’interno dell’Ordine dei medici, e un onesto giornalista viene messo alla gogna dallo stesso Ordine dei medici per aver espresso la sua opinione, scientificamente supportata, su uno stile di vita a suo parere sano e salutare.
Ripetiamo: non stiamo sostenendo o appoggiando l'attività di Panzironi, ma ci chiediamo soltanto se c’è qualcuno che si indigna come noi per questa campagna diffamatoria messa in atto nei confronti di una persona che ci sembra molto più seria di tanti medici, e specialmente degli omeopati, mentre questi ultimi possono agire indisturbati.