Il dispositivo dell'articolo 348 del Codice Penale recita che “chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da € 103 a € 516”.

Nonostante quasi tutti i naturopati tradizionali e amatoriali compiano atti medici quando formulano o valutano diagnosi o esami di laboratorio effettuati da altri, suggeriscono cure e rimedi o pratichino direttamente atti invasivi come i massaggi, è difficile poterli trascinare in giudizio. Il fatto è che è relativamente facile mascherare gli atti medici sotto altra forma. Infatti, come i medici sanno benissimo, l'unico modo di porre i naturopati medici abusivi di fronte alle loro responsabilità è quello di  fornire in giudizio le prove che il naturopata 

1)abbia dichiarato di essere medico ( per iscritto) o abbia esibito titoli di studio o abilitazioni che non possiede, o abbia fatto uso di strumenti e apparecchiature riservate ai professionisti sanitari abilitati. Il caso è rarissimo, perchè una delle accortezze insegnate dalle scuole per medici abusivi che si definiscono di" naturopatia", è quello di evitare questi riferimenti e questi comportamenti. 

2) abbia formulato diagnosi, ossia valutazioni basate sulla patologia medica relative ad alterazioni dello stato di salute del cliente. In questo caso, il naturopata è istruito, di solito, a formulare diagnosi di fantasia, come quella di disequilibrio del meridiano del triplice riscaldatore, oppure si limita a non mettere per iscritto la diagnosi che ha formulato, in modo da non lasciare prove del reato.

3) abbia prescritto farmaci o rimedi espressamente rivolti alla cura di qualche patologia. Anche in questo caso, il naturopata che compie atti medici ha l'accortezza di non dichiarare mai lo scopo della sua prescrizione, che egli chiama "suggerimento", in modo che possa sempre difendersi dichiarando che essa è solo un supporto energetico o un integratore nutrizionale privo di effetti terapeutici e che la sua intenzione era quella di agire "olisticamente" sulla persona e non sulla sua malattia. 

In conclusione, non è che la maggior parte dei naturopati non compia atti medici, ma semplicemente adotta una serie di accorgimenti, ingenui, ridicoli ma efficaci, per evitare ogni addebito penale. Solo gli stupidi, oltre che criminali, che sono privi di abilitazione alla pratica medica dichiarano espressamente di curare patologie com metodi e rimedi naturali. 

Resta il fatto che la naturopatia è un'altra cosa rispetto alla medicina, specialmente nel senso che si occupa di promozione del benessere, ponendosi in questo modo totalmente al di fuori dall'ambito di competenza medica.
Ma per farlo è necessario uno studio serio su contenuti, metodo, tecniche, abilità comunicative e con scopi che solo le nostre scuole insegnano, mentre è molto più facile  suggerire di assumere qualche rimedio tra le migliaia che chiunque trova illustrati sul web, destinato alla cura di qualche disturbo, ma senza mai riferirsi ad esso e dichiarando, invece, di esercitare una disciplina "olistica".