Nonostante il fascino delle parole, la medicina tradizionale cinese NON E' UNA MEDICINA nè un sistema di cura e nemmeno lo è mai stato. La definizione migliore sarebbe 'Tradizioni popolari dell'arretrato mondo contadino cinese'. Peggio degli inutili rimedi della nonna! Con il dramma aggiuntivo che la tradizione popolare cinese fa da effimera e traballante base comune a moltissime altre pseudo-terapie come agopuntura, shatsu, tuinà, tecniche varie manipolative, a formare un castello immenso che si regge sul niente. La medicina cinese seria, infatti, si è sempre avvalsa di un approccio chirurgico o allopatico simile a quello orientale, ma riservato alle classi ricche.

Per tradizione popolare cinese va inteso quel modo di pensare che trae origine  dalla religione Taoista, diffuso dalla politica stessa della Cina per tener annichilito e sottomesso il numerosissimo popolo cinese nelle campagne, che considera l'essere umano come parte dei cicli naturali. Benissimo! Ma nulla a che vedere con qualsiasi metodo di guarigione dalle malattie come amano dire i ciarlatani, solo una modalità infantile di illudersi di guarire usando fantasiose energie mai misurate né misurabili. Tradizione povera che permetteva ai cinesi di arrivare, fino a pochi decenni fa, a un'età media di soli 30 anni! 

Trattasi dei rimedi popolari di quegli stessi contadini che, attratti dal progresso dei centri trainanti della Cina, ora si spostano dalle campagne alle città portandosi le loro tradizioni. Tradizioni insensate, cruente in molti casi, come per esempio portare gli animali vivi al mercato per la compravendita e bollire vivi i cani in occasione delle feste tradizionali. E che, insieme alle tradizioni, portano alla diffusione di malattie, da animali ad animali, da animali agli uomini. Perchè quell'arretratezza, ignorante della biologia, non concepisce che i cicli della natura valgono anche per i virus e che i virus possono uccidere, mentre la medicina occidentale seria ha già imparato a studiare veramente questi cicli e a gestirli in parte. La stessa Cina, che sta cercando di accreditarsi al mondo come potenza commerciale, non potendo fare la pessima figura di questo fallimento medico, ha tardato a comunicare al mondo l'epidemia che stava covando.

Ci auguriamo che, nella tristissima situazione che stiamo osservando, i ciarlatani e i venditori di "Rimedi popolari dell'arretrato mondo orientale" e annessi e connessi, chiudano le loro bocche e lascino fare alla Medicina Tradizionale Seria e ufficiale, quella che cura o cerca cure efficaci e valide.

Si può 'salvare' qualcosa delle tradizioni cinesi? Sicuramente NON quello che ci propongono i venditori di pseudo-cure, che ci illudono con la visione dell'essere vivente come unità del tutto, che nel pratico significa la negazione dell'essere vivente, talmente diluito nel tutto da diventare qualcosa che conta niente. Si, perchè i contadini cinesi per la Cina, non hanno mai contato niente e nessuno si è mai occupato di curarli. Quello che si può recuperare è solo un concetto: INTEGRARE amorevolmente i comportamenti quotidiani umani con i bisogni sia nostri che della natura, animale, vegetale e minerale, può portare a una sinergia e a una collaborazione proficua che può darci benessere; non perchè da egoisti usiamo la natura per curarci; non per illudersi di essere parte di un fantasioso universo, ma per il fatto che si vive e si collabora INSIEME agli altri esseri viventi in reciproco rispetto di tutto e di tutti.



Chiara Perono - Consulente del Benessere a indirizzo Psicobiologico.