La disinformazione dei complottisti e dei disinformatori professionali ha colpito anche le proteine animali.

Su un sito che si occupa espressamente di disinformare il prossimo  leggiamo una serie di affermazioni tratte dal pensiero di un tal "professore"  in materia di proteine animali, le quali, come sempre, non recano alcuna traccia di verificabilità e attendibilità scientifica, ma sono fondate su citazioni, opinioni raccolte qua e là e rimando al pensiero di personaggi storici che non hanno dato alcun contributo al progresso della conoscenza scientifica.

Una volta che sia introdotta una bufala sul Web, si trovano sempre una frotta di “utili idioti” pronti a raccogliere una notizia allettante per le menti deboli e ricopiarla (tutti e cinque i siti italiani che riportano le affermazioni che vi stiamo illustrando  non hanno fatto altro che ricopiare il testo del primo che le ha pubblicate, senza verificarne la fonte: grave, molto grave mancanza di rispetto verso se stessi e verso il prossimo).

Il professore (autore dell’articolo)sarebbe  un noto sostenitore dell’omeopatia il cui contributo al progresso della conoscenza e la cui considerazione in ambienti accademici e scientifici è pressoché nullo. Se qualcuna delle sue strampalate affermazioni avesse avuto un fondo di verità, ci sarebbe stato qualche scienziato serio che avrebbe sviluppato ricerche a partire dalle sue "scoperte", mentre l’unico a raccogliere le sue “suggestioni New Age “ è stato il sito in questione (il quale vive proprio sulla diffusione di disinformazione a favore di persone che non hanno gli strumenti cognitivi e culturali per riconoscere le assurdità da essi pubblicate).
Allo scopo di denigrare l'attività scientifica in materia di scienza dell'alimentazione, l'esimio professore supporta le sue tesi sulle proteine animali tramite ricerche prive di validità scientifica, di valore euristico, di attendibilità e comunque troppo datate per essere prese sul serio. 

Gli studi e le affermazioni di vari personaggi riportate nell’articolo in questione sono vecchissimi (1974; 1975; 1967) e non ci sembra che si tratti di studi innovativi. Inoltre, in ambito scientifico, quello che non ha fornito spunti per ulteriori ricerche, come nei casi citati, si considera spazzatura).


Invitiamo i lettori a verificare l’esistenza e a ricercare le pubblicazioni di Curthberson, citato come eminenza grigia dell'alimentazione: esiste un Richard W. Curthberson in Australia, ma non risultano pubblicazioni a suo nome. 

Questo “scienziato” dovrebbe operare in un fantomatico Istituto di ricerche del Sud Dakota, ad Aberdeen, ma questa cittadina è un piccolo paese sperduto di 24000 abitanti, che non ospita nessun istituto di ricerca.


Riguardo a T.C Fry, si tratta di un oscuro personaggio totalmente privo di rilevanza e credibilità sul piano scientifico, fondatore di una scuola “non accreditata”, secondo wikipedia (“Harvey Diamond's competence to write about nutrition has been contested because his doctoral degree came from the American College of Life Science, a non-accredited correspondence school founded in 1982 by T.C. Fry"), è pressocchè tutto quello che si ricava su questo personaggio in ambito scientifico). Non esistono studi e pubblicazioni consultabili di questo personaggio, la rivista Healthful Living, pubblicata dal “Life Science Institute”, non risulta in nessun luogo, per cui i riferimenti del professore e del sito in questione sembrano fondati sul sentito dire.
Carlton Fredericks è morto nel 1987, per cui le sue opinioni, come quelle di tutti i personaggi citati, sono oramai completamente superate dal progresso della conoscenza scientifica.
Paul Carlton è morto addirittura nel 1957, per cui ha operato in un epoca in cui la conoscenza della biochimica e della medicina era primitiva e approssimativa rispetto a quella odierna.
H. Shelton è morto nel 1985, per cui i suoi studi, non supportati da concordanti e affidabili sperimentazioni scientifiche, risalgono a cinquant’anni fa e non hanno lasciato traccia se non nei seguaci e fanatici del veganesimo e del digiuno terapeutico.

Insomma, come sempre, non esiste traccia di un solo serio studio scientifico, ma solo una serie di affermazioni di personaggi storici che non hanno contribuito in nulla al progresso dell’umanità, tantomeno alla conoscenza degli effetti delle proteine animali.
Scriviamo queste poche righe non perché ci aspettiamo che la maggior parte dei lettori possa essere almeno stuzzicata dal dubbio, rendendosi conto di essere stata presa in giro da ciarlatani e personaggi (come i curatori del sito in questione) che vivono e prosperano disinformando la gente, né perché pensiamo che  sia invogliata a studiare il metodo scientifico prima di “sposare” scelte ideologiche poco credibili, ma solo perché ne approfittiamo per segnalare tramite il nostro sito l’ennesima opera di disinformazione, la quale tira acqua al mulino del business della cultura alternativa dell’alimentazione.