Un nostro cortese allievo ci chiede di esprimere la nostra opinione circa un fatto piuttosto increscioso. Un noto personaggio, titolare di una scuola di naturopatia che dichiara espressamente che l'iridologia insegnata nella sua scuola non è uno strumento diagnostico e l’analisi iridologica non implica un atto medico,  si pubblicizza come relatore a un congresso di iridologia il quale, al contrario,  è esplicitamente rivolto ad affermare l’iridologia come strumento diagnostico e la sua pratica come atto medico, destinato a individuare disturbi patologici.

Il nostro lettore non riesce a capacitarsi del fatto che una persona possa esibire una contraddizione così insanabile e ridicolizzarsi da sola facendosi addirittura pubblicità.

Non sappiamo e non vogliamo sapere a chi esattamente si riferisca, ma la risposta è molto semplice: se l’iridologia viene presentata per quella che è, ossia una pseudo tecnica diagnostica utile solo sul piano simbolico della comunicazione (come la lettura dei tarocchi o la lettura della mano) essa rientra tra le pratiche magiche, esoteriche o basate sulla simbologia che, all'interno di una seduta di consulenza, possono essere legittimamente utilizzate come chiave per accedere a una migliore comprensione dell’interlocutore e mai, naturalmente, come strumento diagnostico. 

Questo è l’unico modo serio di interpretare il significato dell’iridologia.

Altrimenti, c’è la modalità tipica dei ciarlatani o di coloro che non si rendono conto di quello che fanno oppure se ne rendono conto benissimo ma intendono approfittare della credulità popolare.

Per esempio,  se si illustrano i segni dell'iride  all’interno di un congresso di iridologia che vuole affermare il ruolo di questa pseudoscienza come strumento diagnostico clinico, allora si dà per scontato che questi segni rimandino in maniera affidabile a specifiche patologie. 

Se così è, l'autore deve naturalmente riportare e pubblicare  tutti i dati, secondo le regole della ricerca scientifica, che supportano le sue affermazioni, e quindi pubblicare tale ricerca nella letteratura scientifica internazionale in modo da mettere a disposizione di chiunque il risultato delle sue ricerche.  In questo caso, i segni della sclera devono rientrare all’interno della semeiotica medica e, avendo valore diagnostico, allora essi saranno oggetto di studio all'interno delle facoltà di medicina e chirurgia di tutto il mondo e patrimonio della scienza medica.

Se invece questi segni sono correlati a patologie o non meglio identificati squilibri senza che esista neppure la possibilità di leggere, analizzare e verificare le modalità e i contenuti degli studi in questione, ci si trova di fronte a una manifestazione di ciarlataneria che va smascherata immediatamente.

Invitiamo quindi il nostro allievo o chi è interessato a fare chiarezza di fronte a tali manifestazioni di evidente sfruttamento della credulità popolare e dell'ignoranza altrui, a rivolgere direttamente i loro dubbi alla persona in questione, che non vogliamo neppure conoscere.