Ai seguaci e "docenti " o praticanti di fiori di Bach basta sapere che essi hanno funzionato sul loro gatto o su qualche loro lieve affezione che sarebbe guarita da sola, e tanto basta. 

Che importa ai sostenitori dei fiori di Bach di accertarne il meccanismo di azione in modo da renderli uno strumento efficace e affidabile di cura?

Se non fossero persone psicologicamente deboli, si renderebbero conto che al di là di alcune migliaia di considerazioni di buon senso (in forza delle quali chiunque non sia, come noi, uno studioso del comportamento umano, non dovrebbe dedicare ad essi neppure un attimo del proprio tempo) essi sono semplici totem religiosi, e non strumenti di cura.

Poiché, infatti, la loro efficacia - e la stessa motivazione della loro esistenza - nasce dal fatto che in essi il buon Dio ha profuso la propria misericordia, è chiaramente inconcepibile che tale misericordia divina sia fatta oggetto di commercio e di produzione e venga inserita all'interno di boccettine che vengono vendute in farmacia e in erboristerie.

Il fatto di assicurarsi l'appoggio di Dio ai fini della guarigione dai propri disturbi psichici comprandolo in forma di rimedio floreale è una tale assurdità che può giustificarsi soltanto, come si diceva, con la debolezza mentale e psicologica dei suoi sostenitori.

Si consideri, inoltre, che poiché si tratta di semplici simboli religiosi, il fatto di farne commercio a fini terapeutici è una pratica teologicamente talmente grave, da meritare la scomunica.

dott.ssa Angela De Paoli