Uno dei  cavalli di battaglia di queste organizzazioni è la lotta allopatica “fai da te” al sovrappeso, che questa volta, dopo averle provate tutte, esse hanno  pensato si possa definitivamente vincere con una dieta di sette giorni che elimina totalmente il glutine (anche per chi non è celiaco, naturalmente).
La notizia è chiaramente priva di fondamento, anche perché, per essere vera, si dovrebbe dimostrare che tutti i celiaci, obbligati a seguirla, non dovrebbero essere in sovrappeso, dato evidentemente non corrispondente alla realtà.

Non esiste alcuna evidenza scientifica secondo la quale una dieta senza glutine faccia dimagrire, ma ci sono indiscutibili evidenze scientifiche che tale dieta adottata da chi non è celiaco presenta molti effetti indesiderati. Solo che queste organizzazioni non hanno alcun interesse a fornire una informazione corretta. 



Sulla base dell’esistenza di una   gluten sensivity syndrome che sarebbe sempre più diffusa tra i non celiaci (ma badando bene di non riportare alcun riferimento scientifico verificabile a questa affermazione), si suggerisce questa dieta, che farebbe dimagrire “subito”.

Questi personaggi non riportano alcun riferimento a sperimentazioni cliniche le quali abbiano dimostrato l'efficacia e l'assenza di effetti collaterali di questa dieta di loro invenzione, dieta che appare fondata, quindi, anziché su evidenze scientifiche, sul più facile criterio"ad minchiam".

Oltre a non fornire prove dell'efficacia della dieta senza glutine ai fini del dimagrimento,
questi personaggi  non  raccomandano neppure di effettuare una visita medica con conseguenti esami di laboratorio, se esistono, per diagnosticare la presenza di questa "sindrome" di significatività molto dubbia, la gluten sensivity. Non si è ancora arrivati a mettere a punto un sistema diagnostico che abbia validità e affidabilità scientifica in materia e quindi l’individuazione della Gluten Sensitivity va fatta per esclusione, ossia avendo eliminato prima tutte le altre cause riconducibili ai sintomi denunciati, procedura lunga e complessa che andrebbe evidentemente condotta sotto controllo medico.

Ma per queste organizzazioni dedite al profitto sulla pelle dei più deboli, anche questa raccomandazione non pare di nessuna rilevanza.

Insomma, gli sprovveduti seguaci di queste organizzazioni o le persone prive di minime conoscenze in materia sono invitate a farsi una diagnosi da sole e sottoporsi a questa cura (che è tale a tutti gli effetti) completamente da sole.

Ignorando totalmente precauzioni e cautele (la cui diffusione non gioverebbe ai propri profitti)  queste organizzazioni di vendita di fake news rimarcano l’assenza di effetti indesiderati e di carenze a livello nutrizionale di questa dieta, e senza mai raccomandare di sottoporre questa iniziativa al proprio medico.

La ricerca scientifica, questa sì, verificabile da chiunque, è invece unanime nel sottolineare i rischi a livello di carenze nutrizionali che derivano dall’eliminazione degli alimenti contenenti glutine dall’alimentazione, e sottolinea la necessità di un attento monitoraggio medico (che questi personaggi non si sognano neppure di ipotizzare come vagamente consigliabile).

Per finire, non si  rivela al pubblico che, come è evidente, se anche la dieta miracolosa producesse davvero questi effetti in soli sette giorni, in ogni caso dovrebbe essere mantenuta per tutta la vita, dal momento che essa è indicata sulla base di una diagnosi di gluten sensivity, “sindrome” che riemergerebbe, naturalmente, nel momento stesso in cui si riprendesse il consumo di alimenti contenenti glutine.

Il Codice penale (art. 656) punisce la pubblicazione  e la diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico. Non bastavano le false intolleranze alimentari diagnosticate con apparecchi di fantasia, o l'allarme della diffusione dell'intolleranza al lattosio: ora i cittadini sono anche informati di  una nuova minaccia per la loro salute: il glutine. Peccato che tale minaccia sia falsa, ma ancora di più, è un peccato che i responsabili di queste azioni non vengano mai perseguiti. Non sarà perché si tratta di medici?

L’Ordine dei medici non interviene per impedire la diffusione di queste fake news, secondo alcuni perché coloro che le diffondono sono medici ben introdotti all’interno dell’Ordine dei medici, i quali, in quanto tali, possono permettersi di divulgare notizie false e pericolose impunemente, a differenza di chiunque altro cittadino.
In ogni caso, chi volesse approfondire la vicenda, può verificare come esista un’ampia letteratura scientifica che è concorde nel sottolineare il rischio di carenze nutrizionali per coloro che seguono una dieta senza glutine obbligatoriamente, come i celiaci.
Mariangela Rondanelli, per esempio, professore associato, responsabile del  Laboratorio metabolico ed endocrino-nutrizionale dell'Università degli Studi di Pavia, riporta, con adeguata bibliografia, i dati scientifici da cui emerge in maniera inequivocabile come adottare una dieta senza glutine per chi non è celiaco non è solo inutile, ma pericoloso per la salute, perché dà luogo a carenze nutrizionali di vario tipo (http://www.celiachia.it/public/bo/upload/comunicazione/documenti/Nutrizione_01_2017.pdf).
Nella tabella seguente sono riportati non fantasie sulla gluten sensivity, ma dati che emergono dalla ricerca scientifica i quali mostrano in maniera inequivocabile i rischi nutrizionali di una dieta senza glutine: