La definizione di Naturopatia è solo quella formulata dai ricercatori UNIPSI che hanno fondato le Scienze Naturopatiche.

La naturopatia è una filosofia pratica di vita, fondata sul presupposto che la qualità di essa dipenda fondamentalmente dal modo in cui ciascuno la vive in armonia con la natura umana.

Il riferimento alla natura, infatti, non è quello banale alla "madre natura", ossia a una entità soprannaturale ed esterna all'individuo, ma è la natura così come si manifesta, a seguito della naturale evoluzione della vita, nel modo in cui gli esseri umani gestiscono i loro bisogni, i valori che hanno elaborato, i loro desideri.

La natura che è inserita all'interno del termine "naturopatia", quindi, è la natura umana posta in relazione con l'ambiente, e non quell'entità che si richiama a religioni e filosofie che la concepiscono come qualcosa di esterno e di superiore all'uomo.

La natura umana di cui si occupa la naturopatia è  costituita di elementi universali (i bisogni primari, gli imperativi psicobiologici frutto della evoluzione genetica e culturale), come l'istinto di sopravvivenza o l'imperativo alla conoscenza e alla ricerca di affetto e sicurezza, e di elementi assolutamente personali, ossia quelli che ognuno sviluppa in base alla genetica e alla sua esperienza di vita, condizionata dall'educazione, dalla cultura, dall'ambiente in cui è vissuto e vive.

Aiutare  la persona a vivere la sua vita nella  consapevolezza di quale sia la sua specifica natura è il compito del naturopata scientifico.

Occuparsi dei suoi disturbi chiamandoli squilibri,  somministrando cure improbabili, prive di efficacia e di fondamento scientifico, e perpetuando o ripescando dal bidone dell'immondizia della storia pratiche magiche e da ciarlatani, è invece l'interesse commerciale della naturopatia tradizionale.