“Se l’uomo potesse comprendere tutto l’orrore della vita delle persone ordinarie
che girano in tondo in un cerchio di interessi e di scopi insignificanti,
se potesse comprendere ciò che perdono,
comprenderebbe che non vi può essere che una cosa seria per lui:
sfuggire alla legge generale, essere libero.
Per un uomo in prigione e condannato a morte,
cosa può esservi di serio? Solo una cosa:
come salvarsi,come fuggire. Nient’altro è serio”.

 G. J. Gurdjeff


Da innovativo indirizzo teorico accademico, volto ad allargare l’ambito della psicologia alle altre scienze umane (sociologia, antropologia e filosofia) e alle scienze naturali (biologia, medicina e fisica), si è sviluppato come indirizzo di riferimento per l’attività di consulenza nell’ambito della relazione di aiuto (Counseling ad indirizzo psicobiologico) all'interno della prima Scuola di Counseling ad indirizzo Psicobiologico.



I principi fondamentali di questa disciplina per la salute sono stati sistematizzati nell "Introduzione alla psicobiologia" del dr. Guido A. Morina, laureato in Psicologia presso l’Università di Torino. Il manuale teorico pratico è specificamente destinato agli studenti della Scuola Superiore di Counseling Psicobiologico. 


Il Counselor psicobiologico è un consulente, e non uno psicoterapeuta, non formula diagnosi né somministra cure, né cerca di spiegare il comportamento umano solo attraverso le idee di una corrente o un indirizzo filosofico o psicologico.
Per il counseling psicobiologico la complessità dell’agire umano non può essere neppure colta se non attraverso la sintesi tra le idee e le ipotesi fondamentali elaborate da diverse discipline: 

  • la biologia, l’etologia e la psicologia evoluzionistica, che insieme alla storia, la sociologia e all’ antropologia ci forniscono il punto di vista di queste scienze umane circa il percorso che ha condotto l’essere umano ad essere quello che è oggi; 
  • le neuroscienze e la neuropsicologia, che forniscono una base rigorosamente scientifica all’osservazione del comportamento umano. 
  • la filosofia, la fisica teorica e la meccanica quantistica, per i contributi che offrono all’interpretazione del funzionamento della realtà, e quindi anche della mente umana.


La psicobiologia è una disciplina di sintesi, nel senso che ricerca i nessi, i punti di contatto tra diverse scienze per offrire una visione del comportamento umano più sfaccettata, profonda e completa di quanto possano fare i punti di vista parziali delle diverse discipline.
Essa si avvale del contributo della sociobiologia (Wilson, Barash, Fox), delle scienze psicologiche e sociali cognitive ed evoluzionistiche (Dawkins, Dennet, Guidano, Liotti), delle neuroscienze (Edelman, Damasio, Siegel) della neuroendocrinologia del comportamento e della biologia (Mayr, Maturana e Varela, Kotrschal) e della fisica (Capra, Zukav, Benkirane), cercando una sintesi coerente tra posizioni che, per altri aspetti, sono anche profondamente diverse.
Nella sua analisi e cura dello stile di vita individuale, essa tende a cogliere le analogie, le somiglianze, le sinergie, anziché limitarsi ad analizzare le differenze tra modelli e parametri teorici rispetto al caso singolo in esame.

Accanto allo studio dei processi psichici e del loro funzionamento nelle diverse situazioni di vita, la psicobiologia si avvale del contributo dell’etologia umana, che può essere definita come la biologia del comportamento umano. Scopo della ricerca etologica è di chiarire i meccanismi fisiologici che stanno alla base di un comportamento, di chiarirne le funzioni svolte, come pure le spinte selettive a cui il comportamento in questione deve la propria esistenza, e, infine, di ricercare lo sviluppo del comportamento nell’ontogenesi, nella filogenesi e nella storia della cultura.
In ogni caso, al centro dell’interesse vi è l’interrogativo sull’origine dei programmi che motivano, scatenano, guidano e coordinano un comportamento. (Si veda in proposito: Eibl-Eibesfeldt: “Etologia umana”, Torino, Bollati Boringhieri, 1989).

Per questo motivo la Psicobiologia applicata al Counseling si sta sviluppando come la scienza che studia la connessione tra corpo, mente e spirito, seguendo le linee di tendenza dell’evoluzione umana nella ricerca di una dimensione trascendente. Questa ricerca spirituale va condotta con approccio rigorosamente scientifico, e non va confusa con tutte le forme di fede, di superstizione e di pseudoscienze che si stanno diffondendo, alimentate da ignoranza e richiamo verso l’irrazionale. 

La Psicobiologia del comportamento umano studia le modalità e le strategie più efficaci per rispondere alla domanda di miglioramento della qualità della vita dell’essere umano. Le fonti cui essa attinge per costruire una base teorica per le sue applicazioni pratiche (tramite il counseling, per esempio) sono le osservazioni e le ipotesi scientifiche che sono state elaborate attraverso l’osservazione del comportamento umano nella sua inesauribile ricerca del benessere. 

Il “prendersi cura “ del corpo, della mente e dello spirito non si riduce, come nelle ingenue  filosofie new age o quelle cui si ispirano le medicine alternative, a una semplice aspirazione a stili di vita più “naturali”, non di rado caratterizzati da tendenze misticheggianti e dall’adesione a credenze e superstizioni ammantate di un’aura di scientificità.
Al contrario, questa “cura” richiede il rispetto delle evidenze scientifiche, dei metodi e dei principi della scienza, gli unici che possono guidarci efficacemente verso stili di vita più corretti e “sani”.
La prospettiva è transazionale, nel senso che considera questi tre aspetti come dimensioni diverse dello stesso costrutto (la salute), le quali interagiscono e si arricchiscono reciprocamente senza dipendenze gerarchiche.
La Psicobiologia studia il comportamento umano attraverso la sintesi delle sue componenti: quella genetica e biologica su cui si inseriscono le modificazioni dovute all’adattamento psicologico individuale all’ambiente. La base di partenza, quindi, è sempre l’analisi dei bisogni e delle motivazioni del comportamento del singolo individuo, alla ricerca di un equilibrio tra esigenze istintive, condizionamenti ambientali, culturali e sociali, capacità e risorse psicologiche. In quest’ottica, l’attenzione della Psicobiologia è rivolta alla cura del corpo sotto il profilo dell’alimentazione e della forma ed efficienza fisica. Non si tratta, naturalmente, di applicare le infinite (e spesso contradditorie) nozioni e  le regole della scienza dell’alimentazione o delle Scienze motorie, ma è assolutamente indispensabile conoscerne i principi.
Quindi, la Psicobiologia ricercherà, per quanto riguarda l’alimentazione, quali siano gli stili alimentari più efficaci, efficienti e corretti in relazione alle specifiche esigenze biopsicosociali di ogni individuo, ignorando regole e programmi dietetici o nutrizionali precostituiti e fondati su ipotesi più o meno scientifiche, ma proponendo una visione basata sulle evidenze più concrete.
Per esempio, esse inducono a ritenere che la nostra alimentazione occidentale sia esageratamente ricca sotto il profilo calorico e nutrizionale, eccessivamente elaborata e sofisticata artificialmente, e che, specialmente, abbia perso la sua funzione fondamentale di sostentamento energetico dell’organismo per trasformarsi in una forma patologica di supporto psicologico ed emozionale.
Rispetto all’attività fisica, l’osservazione della struttura e della fisiologia meccanica del nostro corpo sostiene senza alcuna evidenza contraria l’idea della necessità di svolgere costantemente e con una intensità molto superiore alla media attuale una attività sportiva e ricreativa che comporti una sufficiente attivazione delle nostre risorse energetiche e motorie, in modo da mantenere attivo il metabolismo generale, l’ossigenazione dei tessuti, l’elasticità articolare e tissutale, ecc.
Attività da svolgere quotidianamente, usando i nostri piedi o la bicicletta al posto dell’automobile, ma specialmente attività da svolgere con gioia e piacere, non certo come imposizione o a seguito di prescrizione medica.
Per quanto riguarda la mente, anch’essa va tenuta sempre e costantemente in allenamento, attraverso gli stessi principi che valgono per l’attività fisica e spirituale: ricercare e affrontare con serena determinazione i più svariati stimoli,  in una sorta di  life Long learning che ci renda aperti alle novità, all’apprendimento di nuove conoscenze e di inusuali prospettive. Leggere e studiare materie, discipline e argomenti diversi, dedicare una parte del proprio tempo alla creazione artistica, suonare, dipingere, scrivere,  confrontarsi  e condividere le proprie esperienze di vita, riflettere su di esse accettando di rimettere sempre in dubbio ciò in cui si è creduto fino a un attimo prima, cercare sempre di imparare qualcosa da ogni esperienza:  queste sono le linee guida dello studio e delle applicazioni della psicobiologia nei riguardi della cura della mente.
Quanto allo spirito, esso beneficia dell’attenzione e delle cure che abbiamo prestato al corpo e alla mente, elaborandone l’esperienza per offrirci  nuove prospettive, sempre più ampie e profonde, indicandoci la direzione di sempre nuovi percorsi di crescita di conoscenza e di consapevolezza.
La contemplazione attiva e dinamica della natura, non quella passiva della meditazione o della preghiera (per esempio attraverso la corsa di resistenza, meravigliosa forma di meditazione dinamica), la vita di relazione improntata alla condivisione di valori e di significati, la comunicazione a tutti i livelli e in tutte le forme con persone e cose che ci circondano, la coltivazione del piacere della scoperta, del senso del meraviglioso, la serena accettazione della realtà dell’esistenza, costituiscono gli elementi su cui inserire un vero programma spirituale di crescita.
Secondo la psicobiologia, esso non può fondarsi sull’abbandono di ogni ricerca, ritirandosi nella sterile ripetizione di rituali e nella perpetuazione di semplici dogmi privi di significato personale. Non è la religione, in altre parole, che rappresenta l’aspetto spirituale della vita dell’uomo, ma la ricerca incessante, consapevole, che richiede responsabilità e impegno in prima persona, del modo di dare alla vita un significato sempre più profondo, diffondendo e condividendo conoscenza, e non credenze, allo scopo di migliorare la qualità della vita di tutti.